Sbiancamento denti: rischi, controindicazioni e l’importanza di un approccio professionale
18 Maggio 2023
Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico sempre più popolare, grazie al quale è possibile ottenere un sorriso più luminoso e attraente. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi e delle controindicazioni associati a questo procedimento e capire perché rivolgersi a uno specialista è fondamentale. In questo articolo, affronteremo questi aspetti e risponderemo alle domande più comuni sul tema.
1. Sbiancamento dentale: rischi e controindicazioni
Quando è meglio non fare lo sbiancamento dei denti?
Ci sono alcune situazioni e condizioni in cui lo sbiancamento è sconsigliato:
- Gravidanza e allattamento: durante questi periodi, è meglio evitare qualsiasi trattamento non essenziale, poiché gli effetti sul bambino non sono stati ancora completamente studiati.
- Denti e gengive sensibili: se soffri di denti o gengive sensibili, il trattamento sbiancante potrebbe causare ulteriore dolore o irritazione. In questo caso, è importante consultare uno specialista prima di procedere.
- Restauri dentali preesistenti: se hai otturazioni, corone o faccette, lo sbiancamento potrebbe non essere efficace, poiché questi materiali non rispondono e quindi non vengono sbiancati.
- In presenza di carie non trattate, è importante curarle prima di procedere con lo sbiancamento dentale, altrimenti il trattamento potrebbe causare dolore e ulteriori complicazioni.
Lo sbiancamento dentale rovina o indebolisce i denti?
Se fatto correttamente e quindi se si utilizzano prodotti con pH neutro, lo sbiancamento non causa danni ai denti. Tuttavia, è importante rivolgersi a un professionista e seguirne le raccomandazioni per evitare possibili problemi.
2. Quanto fa male sbiancare i denti?
Il livello di dolore o disagio associato allo sbiancamento dei denti varia a seconda della sensibilità individuale e del metodo utilizzato. Alcune persone possono avvertire una leggera sensazione di bruciore o sensibilità temporanei, mentre altre potrebbero non avvertire alcun dolore. È importante segnalare qualsiasi problematica al dentista o all’igienista.
3. Sbiancamento fai da te vs trattamenti professionali
I metodi fai-da-te, come l’uso di prodotti sbiancanti da banco, possono sembrare convenienti ed economici, ma presentano diversi rischi:
- Irritazione delle gengive a causa dell’uso improprio dei prodotti
- Sensibilità dentale aumentata se il prodotto viene utilizzato eccessivamente
- Risultati non uniformi o temporanei
- I prodotti sbiancanti da banco spesso contengono perossido di idrogeno a bassa concentrazione, che può essere meno efficace dei trattamenti professionali e, se usato in modo scorretto, può causare irritazione delle gengive e sensibilità dentale
- Alcuni prodotti fai-da-te, come dentifrici sbiancanti e polveri abrasive, possono rimuovere le macchie superficiali, ma potrebbero anche danneggiare lo smalto se utilizzati in modo eccessivo o scorretto.
Rivolgersi a uno specialista garantisce, invece, un approccio sicuro ed efficace allo sbiancamento dentale, con risultati migliori e più duraturi.
4. Quante volte si può ripetere lo sbiancamento dentale?
Innanzitutto bisogna considerare che lo sbiancamento dentale non rimuove il tartaro; è quindi importante effettuare una pulizia professionale prima del trattamento per rimuovere eventuali accumuli di tartaro e ottenere risultati ottimali.
La frequenza raccomandata per lo sbiancamento dipende quindi dal metodo utilizzato e dalla sensibilità individuale.
Un trattamento professionale può durare dai 6 mesi a 2 anni, a seconda delle abitudini alimentari e di igiene orale del paziente. Tuttavia, è importante consultare il dentista per ricevere consigli personalizzati sulla frequenza ottimale per il tuo caso specifico.
5. Cosa non fare dopo aver sbiancato i denti?
Dopo un trattamento di sbiancamento professionale è importante seguire alcune precauzioni per mantenere i risultati ottenuti e prevenire ulteriori danni ai denti.
- Evitare cibi e bevande che macchiano i denti: per almeno 48 ore dopo il trattamento, evita cibi e bevande come caffè, tè, vino rosso, salse scure e frutti di bosco, poiché potrebbero macchiare nuovamente i denti.
- Non fumare: il fumo può annullare gli effetti del trattamento e danneggiare ulteriormente la salute dei denti e delle gengive. È consigliabile smettere di fumare o ridurre al minimo il consumo di sigarette.
- Mantenere una buona igiene orale: spazzolare i denti due volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e fare controlli regolari dal dentista contribuirà a preservare i risultati dello sbiancamento e a mantenere la salute dei denti e delle gengive.
6. Sbiancamento LED: controindicazioni e precauzioni
Il trattamento LED prevede l’applicazione di un gel sbiancante sui denti, che viene poi attivato dalla luce a diodi per accelerare il processo di sbiancamento. Tuttavia, anche questo metodo presenta alcune controindicazioni specifiche:
- Persone con epilessia fotosensibile dovrebbero evitare il trattamento, poiché la luce LED potrebbe scatenare un attacco epilettico.
- L’esposizione prolungata alla luce LED può causare sensibilità dentale temporanea.
Per ridurre i rischi associati al trattamento LED, è importante seguire le raccomandazioni del dentista riguardo alla durata e alla frequenza del trattamento.
Conclusioni
Lo sbiancamento dentale può offrire risultati sorprendenti, ma è essenziale essere consapevoli dei rischi e delle controindicazioni associate. Rivolgersi a uno specialista è il modo migliore per garantire un trattamento sicuro ed efficace, ottenendo un sorriso più luminoso e sano. Seguendo le raccomandazioni del dentista e dell’igienista e mantenendo una buona igiene orale, è possibile godere dei benefici dello sbiancamento senza compromettere la salute dei denti e delle gengive.