Dente devitalizzato che fa male: cause, sintomi e come alleviare il dolore

Fabio Betteti

Fabio Betteti

Il dolore in un dente devitalizzato può essere un’esperienza fastidiosa e inaspettata. Molti pazienti si aspettano che, una volta devitalizzato, il dente non possa più causare dolore. Tuttavia, ci sono diverse ragioni per cui, nonostante la devitalizzazione, può ancora far male nel breve o medio periodo dal termine della cura o addirittura dopo mesi o anni di assenza di sintomi improvvisamente compare il dolore. In questo articolo esploreremo le cause più comuni e i tipi di dolore che si possono verificare, i rimedi disponibili e come prevenire possibilmente l’insorgenza del dolore. Se soffri di un dolore persistente in un dente devitalizzato è importante consultare il tuo dentista per determinare la causa e ricevere il trattamento più appropriato.

Perché un dente devitalizzato può fare male?

La devitalizzazione è una procedura odontoiatrica che rimuove il nervo del dente per eliminare il dolore causato da carie o infezioni profonde. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un dente devitalizzato può far male. Questo può essere causato da vari fattori, come un’infezione residua, infiammazione oppure un problema ai tessuti circostanti. È importante capire innanzitutto se il dente in questione è stato devitalizzato da pochi giorni oppure mesi o addirittura anni perché diverse possono essere le cause che portano a questa condizione.

Le principali cause di dolore (fastidio) in un dente appena devitalizzato sono:

– Problemi con la ricostruzione del dente, come otturazioni o corone che non si adattano correttamente all’occlusione (presenza di precontatto). L’otturazione provvisoria o definitiva sul dente appena devitalizzato risulta troppo alta in qualche punto da creare una interferenza occlusale che si ripercuote sul tessuto periapicale infiammandolo (infiammazione asettica)

– Infiammazione attorno all’apice della radice del dente come conseguenza del trattamento stesso (infiammazione asettica da trauma chimico e/o meccanico).

Cause di dolore in un dente devitalizzato da alcuni giorni:

 Ancora la presenza di un precontatto con infiammazione asettica del tessuto periapicale.

– Infezione dei tessuti periapicali (ascesso) per riacutizzazione di una lesione cronica (granuloma) presente al momento della cura come nel ritrattamento endodontico o per l’infezione di residui pulpari ancora presenti (trattamento incompleto o “canale dimenticato”).

Cause di dolore in un dente devitalizzato da molto tempo (mesi o anni):

La causa principale è sempre un’infezione batterica. Un canale non trattato in maniera corretta, una frattura completa o incompleta della radice, un canale dimenticato, la perdita del sigillo coronale, sono tutti fattori che determinano in ultima analisi un’infezione dei tessuti pariradicolari che può manifestarsi improvvisamente con dolore nella sua forma acuta.

Tipi di dolore nel dente devitalizzato: come riconoscerli

Dopo una devitalizzazione, è possibile sperimentare diversi tipi di dolore. Alcuni possono essere “normali” mentre altri possono indicare complicazioni. Identificare il tipo di dolore è fondamentale per capire se è necessario un intervento del dentista.

I tipi di dolore più comuni sono:

Dolore alla pressione: se il dente fa male quando mordi o mastichi, potrebbe essere dovuto a un problema con la ricostruzione del dente ( precontatto ) o a un’infiammazione residua post-trattamento intorno alla radice.

Dolore nevralgico dopo la devitalizzazione: un dolore acuto e pulsante che si irradia lungo la mascella può indicare un’irritazione dei nervi circostanti.

Dente devitalizzato che pulsa: se il dente pulsa o sembra battere al ritmo del battito cardiaco, può essere un segnale di infezione batterica attorno alla radice.

Quando il dolore dopo una devitalizzazione è normale e quando non lo è

Dopo un trattamento di devitalizzazione, un certo livello di dolore o fastidio è normale. Tuttavia, ci sono dei segnali che indicano che il dolore potrebbe non essere più una normale conseguenza del trattamento e che è necessario un nuovo intervento medico.

Dolore temporaneo: è normale avvertire un po’ di dolore subito dopo la devitalizzazione. Questo dolore dovrebbe diminuire nell’arco di pochi giorni o settimane e può essere gestito con farmaci antidolorifici da banco.

Quando preoccuparsi: se il dolore persiste per settimane, aumenta o ritorna dopo un periodo più o meno lungo senza sintomi, potrebbe esserci una complicazione come un’infezione o un problema alla ricostruzione. In questi casi, è fondamentale rivolgersi immediatamente al dentista.

Complicazioni comuni del dente devitalizzato

Le complicazioni post-devitalizzazione possono essere fastidiose, ma è importante riconoscerle per poter intervenire tempestivamente. Alcune delle complicazioni più comuni sono:

Ascesso: un ascesso può formarsi quando i batteri presenti all’interno del canale non sono stati eliminati con le appropriate procedure endodontiche e si riversano al di fuori nei tessuti periapicali con una elevata virulenza.
I segnali da non sottovalutare includono gonfiore, dolore persistente e febbre. Queste condizioni possono richiedere l’uso di antibiotici e il ritrattamento del canale radicolare.

Infiammazione persistente (parodontite apicale): anche dopo la devitalizzazione, i tessuti attorno al dente possono infiammarsi e causare dolore per trauma meccanico o chimico da manovre endodontiche comunque corrette o da piccole estrusioni di cemento oltre apice. Ciò può richiedere il ritocco occlusale e ulteriori trattamenti farmacologici per qualche giorno (vedi antiinfiammatori).

Ritrattamento canalare: se il trattamento iniziale non è stato completamente efficace (granuloma radiologicamente evidente e/o sintomatologia presente) potrebbe essere necessario un ritrattamento per pulire nuovamente i canali e sigillarli correttamente.

Rimedi per il dolore in un dente devitalizzato

Se il dente devitalizzato fa ancora male, ci sono diversi rimedi e trattamenti che possono aiutare ad alleviare il dolore. Alcuni possono essere realizzati a casa, mentre altri richiedono l’intervento di un dentista.

Rimedi casalinghi e farmaci da banco

Antinfiammatori e antidolorifici, come l’ibuprofene o il paracetamolo, possono aiutare a ridurre il dolore temporaneo e l’infiammazione. È consigliabile seguire le indicazioni del proprio medico o farmacista per il dosaggio corretto. Tenere a riposo il dente nel senso di cercare di non masticarci sopra dando preferenza per il lato opposto nei primi 2-3 giorni dalla cura canalare. Mantenere la testa sollevata durante il riposo può anche contribuire a ridurre il dolore.

Trattamenti dentistici

Se il dolore persiste, è necessario un controllo dal dentista per valutare la situazione. Potrebbe essere necessario un semplice ritocco occlusale con una fresa per far scomparire come d’incanto il fastidio, oppure un ritrattamento del canale per assicurarsi che tutti i canali siano stati adeguatamente puliti e sigillati. Nei casi estremi, quando il dente è irrimediabilmente compromesso e non può essere salvato con altri trattamenti, si può procedere con la rimozione del dente. È importante discutere tutte le opzioni con il proprio dentista per trovare la soluzione migliore.

Antibiotici per infezione

Se l’infezione è la causa del dolore, il dentista potrebbe prescrivere un ciclo di antibiotici per eliminare i batteri responsabili. Gli antibiotici vengono solitamente somministrati per un periodo da 7 a 10 giorni, ed è importante completare l’intero ciclo anche se i sintomi iniziano a migliorare prima. Questo aiuta a garantire che l’infezione acuta sia completamente eliminata e a prevenire la ricomparsa. Inoltre, il dentista potrebbe raccomandare l’uso di probiotici per ripristinare l’equilibrio della flora batterica dopo la terapia antibiotica.

Prevenzione del dolore dopo una devitalizzazione

La prevenzione è sempre la migliore strategia per evitare complicazioni e dolori dopo una devitalizzazione. È fondamentale mantenere una buona igiene orale, lavandosi i denti almeno due volte al giorno e usando il filo interdentale per mantenere sani denti e gengive, riducendo così il rischio di nuove infezioni. Anche i controlli regolari dal dentista rivestono un ruolo importante, poiché permettono di identificare e risolvere eventuali problemi in fase precoce, evitando che diventino complicazioni più serie. Inoltre, è essenziale prestare attenzione ai segnali di allarme, come il dolore o la sensibilità nel dente devitalizzato. In caso di sintomi persistenti, è importante rivolgersi prontamente al dentista per evitare ulteriori complicazioni. Adottando queste semplici pratiche, è possibile prevenire efficacemente il dolore e garantire il successo del trattamento del dente devitalizzato.

Quando rivolgersi al dentista

Capire quando è necessario rivolgersi al dentista può fare la differenza nella prevenzione di complicazioni gravi. Se avverti dolore persistente o intenso, è sempre meglio chiedere il parere del tuo dentista.

Quando è indispensabile chiamare il dentista:

– Dolore che non si riduce dopo alcuni giorni o che ritorna dopo un periodo di sollievo.
– Gonfiore, febbre o altri segni di infezione.
– Sensazione di pulsazione nel dente o dolore che si estende alla mascella.

Per evitare complicazioni serie e risolvere il problema rapidamente, è fondamentale contattare il tuo dentista. Non aspettare che il dolore peggiori: contattaci subito per fissare una visita presso il nostro studio dentistico. Questo è il modo migliore per garantire la salute del tuo sorriso e affrontare eventuali complicazioni nel modo più tempestivo possibile.

Dr. Fabio Betteti

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1983. È stato allievo del dott. Gianfranco Carnevale frequentando il corso biennale di perfezionamento in Parodontologia (1987-1988). Si è perfezionato in Implantologia sotto la guida del Prof. Ugo Consolo all’Università di Modena e Reggio Emilia (2005). Ha inoltre frequentato corsi nazionali e internazionali di aggiornamento e perfezionamento in chirurgia parodontale e implantare e corsi di endodonzia. Si occupa prevalentemente di endodonzia e terapia parodontale.

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